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Tumori: a Milano 500 esperti a confronto


Cinquecento ricercatori da tutto il mondo a confronto sulle strategie per disegnare nuovi e più efficaci terapie anti-cancro. Gli esperti si sono dati appuntamento a Milano, in occasione del primo convegno internazionale 'Targeted therapies in cancer: myth or reality' (Terapie mirate in oncologia: mito o realtà?), promosso da Nerviano Medical Sciences, in programma nel capoluogo lombardo il 4 e 5 settembre.



Il congresso, 'forte' di 28 relatori provenienti da Stati Uniti, Francia, Svizzera, Italia, Gran Bretagna e Olanda in rappresentanza dei centri di ricerca all'avanguardia e delle più importanti aziende farmaceutiche e biotecnologiche mondiali, sarà articolato in 4 sezioni. La prima, 'Prospettiva storica e filosofica sulle terapie antitumorali', tratterà di come si è evoluta nel tempo la ricerca degli antitumorali.



La seconda, 'Piccole molecole che bersagliano le cellule tumorali', offrirà un contributo specialistico. In questa sezione verranno presentati i risultati delle ricerche condotte negli ultimi 20 anni nel campo degli inibitori delle chinasi e delle nuove strategie per interferire con l'azione di questi enzimi chiave nel processo di replicazione cellulare.



La terza, 'Agenti biologici e cellule che bersagliano il cancro', valuterà le terapie biologiche: anticorpi monoclonali e immunoterapia anti-tumore. Infine, la quarta, 'Terapie mirate contro il cancro: percezioni e prospettive illustrate da oncologi clinici', offrirà uno sguardo in chiave clinica ai nuovi approcci terapeutici.
''L'approccio di targeted therapy - spiega Francesco Colotta, direttore Ricerca e Sviluppo di Nerviano Medical Sciences - ha consentito di individuare alcune delle terapie più innovative che vengono attualmente utilizzate nella lotta contro il cancro. Tra queste, oltre ad alcuni anticorpi, gli inibitori di una classe di proteine note come kinasi. Presso il Nerviano Medical Sciences - precisa Colotta - abbiamo una piattaforma tecnologica piuttosto complessa e articolata che ha come obiettivo proprio quello di individuare nuovi farmaci in grado di bloccare molecole appartenenti alla famiglia delle kinasi.



I nostri risultati ci hanno portato a individuare nuovi inibitori di kinasi, alcuni dei quali sono in sviluppo clinico mentre altri, che sono ancora in fase preclinica, contiamo di introdurli in clinica nei prossimi anni''. (Com-Fed/Adnkronos Salute)

28/07/2006